L'ipertiroidismo

Tratto dal volume "La nuova Fitoterapia" di C. Bergeret e M. Tétau, Edizini del Riccio, 1993

 

Questa sindrome di ipertonia cortico-ipotalamo-ipofisaria, che determina l'ipertiroidismo, è di osservazione relativamente recente. Incontriamo frequentemente giovani donne che presentano più o meno tutti i sintomi del Basedow classico: leggero gozzo, esoftalmia, tremori, tachicardia, dimagrimento. Il riflessogramma achilleo è accorciato, l'utilizzazione dello iodio 131 da parte della ghiandola tiroide è fortemente modificata.

Non ci sembra troppo consigliare la prudenza nella prescrizione di quest'ultimo corpo il cui modernismo non deve farne dimenticare i pericoli. Nei casi gravi sono indicati il trattamento con lo iodo, praticabile unicamente dopo i 40 anni, e la tiroidectomia subtotale.

In materia di Fitoterapia sarà logico utilizzare piante contenenti essenze solforate, come il Cavolo, che l'esperienza ha mostrato possedere una netta azione antitiroidea. Ma l'impiego clinico ci ha dimostrato che queste Tinture, nelle alte dosi necessarie per ottenere un risultato, vengono mal sopportate dal punto di vista della digestione.

In compenso, c'è un'altra pianta che ha dato eccellenti risultati nel trattamento dell'ipertiroidismo. Si tratta di Lycopus europaeus T.M., nella dose da 40 a 100 gocce al giorno. Questa pianta agisce diminuendo il volume della tiroide, esercita un'azione sedativa a livello ipotalamico e combatte efficacemente tachicardia, tremori e angosce così frequenti nelle donne affette da Basedow.

Madaus, Kock e Albus hanno dimostrato con diversi test (acetonitrile, assimilazione, metamorfosi e crescita dei girini) che gli effetti dell'ormone tiretropo sono annullati da questa pianta.

Ricordiamo particolarmente il caso di una sarta, la signora O.R. di 55 anni. Presentava un leggero gozzo mobile, moderato, asimmetrico, da circa 5 anni; debole esoftalmia ma importanti disturbi funzionali che andavano aggravandosi: tremiti che rendevano impossibile l'esercizio del suo mestiere, tachicardia a 110 al minuto con crisi di accelerazione che si traducevano in palpitazioni soprattutto notturne estremamente angoscianti, nervosismo eccessivo, ansietà permanente, dimagrimento (10 Kg in 2 anni, da 55 a 45 Kg, essendo alta 1,60 m).

I test erano chiaramente perturbati: il riflessogramma achilleo a 200 millisecondi, la curva di utilizzazione di iodio 131 presentava il suo massimo alla 4a ora con accelerazione della curva discendente, lo iodio proteico era a 16 gamma per 100 ml. L'elettrocardiogramma metteva in evidenza il carattere sinusale della tachicardia e non rivelava alcun segno di insufficienza cardiaca.

Prescriviamo la somministrazione di 40 gocce 3 volte al giorno di Lycos europaeus T.M. per un mese.

Rivisitando la malata dopo questo intervallo, constatiamo: diminuzione del volume del gozzo, regressione del tremito, scomparsa delle crisi di palpitazioni notturne; la tachicardia rimasta a 110 al minuto.

Durante i due mesi seguenti continuiamo la stessa cura di Lycos europaeus 40 gocce 2 volte al giorno, ma aggiungiamo Tillia Jemme (Mac. glic.) IDH,50 gocce la mattina, in modo da offrire alla paziente il benefici dell'azione tranquillante di questo medicamento, 50 gocce la sera di Crataegus T.M., dall'azione cardiotonica e frenante. Il risultato è allora più chiaro, poiché si registra un rallentamento nel cuore a 90 battiti al minuto (chiediamo alla paziente di prendersi il polso e di annotare le pulsazioni 2 volte al giorno, a casa sua, in modo di eliminare ogni fattore emotivo) e i tremori sono scomparsi. Non resta che un leggerissimo tremolio degli arti superiori e la signora O.R. può riprendere l'esercizio della sartoria. Il peso è aumentato di 3 Kg., il riflessogramma achilleo si allunga a 230 millisecondi, lo iodio proteico discende a 8 gamma per 100 ml.

Continuiamo assiduamente lo stesso trattamento riducendo la dose di Lycopus europaeus T.M. a 50 gocce al giorno.

 

Un efficace schema di trattamento del Basedow sarà:

 

Prendere in un po' d'acqua:  

la mattina: 50 gocce Tillia Gemme (Mac. glic.) 1 DH (1 flacone)

a mezzogiorno e a cena: 40 gocce Lycopus T.M. (1 flacone)

prima di dormire: 50 gocce Crataegus T.M. (1 flacone)

In certi casi può essere utile aggiungere un po' di iodio in forma vegetale. Si useranno allora tinture di alghe quali Fucus vesiculosus T.M. o Laminaria T.M. in ragione da 10 a 30 gocce al giorno dell'una o dell'altra.

 

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