L'Associazione Rosacrociana ha come obiettivo la diffusione degli Insegnamenti della Saggezza Occidentale, e assume per questo scopo il compito di Araldo della prossima Era dell'Acquario. Qual è la sfida allora che l'Associazione si aspetta da noi? È la sfida tipica del pioniere: la sfida del futuro. E in questa sfida non potremmo fare di meglio che prendere come esempio quanto fece il suo fondatore, Max Heindel. Max Heindel nei primi anni del secolo scorso divulgò gli Insegnamenti Rosacrociani, facendo ogni volta che se ne presentava l'occasione riferimento e confronto con tutte le scoperte scientifiche del suo tempo. Noi riteniamo che il modo migliore per rendergli omaggio e continuare fedelmente nel suo lavoro sia quello di usare lo stesso sistema. COMINCIAMO A FARLO INSIEME!

The Rosicrucian Fellowship aims to spread the Western Wisdom Teachings, and for this purpose assumes the task of Herald of the next Age of Aquarius. What then is the challenge that the Fellowship expects of us? The challenge is typical of the pioneer: the challenge of the future. And this challenge we could not do better than take as an example what its founder himself, Max Heindel, did.
Max Heindel in the early years of the last century spread the Rosicrucian Teachings, doing whenever the opportunity arose reference and comparison with all the scientific discoveries of his time. We believe that the best way to pay homage to him and continue faithfully in his work is to use the same system. LETS' BEGIN TO DO IT TOGETHER!

Folder of the Meeting
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Pieghevole dell'Incontro
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Ringraziamo di cuore tutte le amiche e gli amici che hanno partecipato e "costruito" assieme a noi, il XVI Meeting Internazionale Rosacrociano 2012.

Chi vuole può condividere nello spazio qui sotto le sue impressioni e commenti. I primi contatti ci hanno dato riscontri molto positivi; il merito è senz'altro di tutti.

Nota: I campi con l'asterisco sono richiesti

Per trovare il materiale elaborato, clicca qui.

Report conclusivi del lavoro nelle Commissioni.

Alcune immagini del XVI Meeting - 23-26 Agosto 2012 a Monteortone

 

Ispirata poesia inviataci in occasione dell'organizzazione del Meeting internazionale organizzato dal nostro Gruppo nel 2001, dall'amica Probazionista francese Aimée André

 

 

HO VISTO...

 

Ho visto una terra strana e solitaria, sciarpe di montagne su vestiti di oceani,

valli di lacrime e lunghi fiumi di gioia …

mantelli di foreste e aridi deserti … strani animali e uomini in piedi,

dal colore della pelle simile o differente, unirsi tra loro o lottare fino alla morte.

 

Ho visto Esseri di luce aleggiare nella propria aura,

emanare dalle loro ali la Fede e la Speranza.

Ho visto, in Palestina, il segno fulgido

di una Croce sul monte del Golgotha.

 

Ho sostato ai piedi della Croce. Anime dalle ali d’angelo popolavano il paesaggio.

La stessa preghiera sorgeva dal loro cuore.

Adoravano un Dio che era morto in quel luogo …

pieno della Sua sofferenza fin dal tempo in cui Egli fu uomo.

 

Ma gli uomini in ginocchio, gli uomini piegati, tenevano gli occhi chiusi come fossero bendati.

Il mio sguardo oltre l’apparenza percepiva qualcosa … una nebbia … una presenza?

Ho fissato questa nube che si formava … a poco a poco ha preso forma,

e ho visto un volto pieno di luce, che abbagliava.

 

Ho ricevuto in pieno cuore uno sguardo, un sorriso.

L’aura era d’amore, immenso, indescrivibile …

L’uomo era il Dio che custodivo dentro di me.

EGLI ERA LÌ, LIBERO DALLA CROCE, DA MILLENNI SULLA TERRA.

 

E gli uomini in ginocchio, con gli occhi bendati,

pregavano per il ritorno di Colui che non ci ha mai lasciati.

Mi precipitai verso di loro acclamando ad alta voce la notizia,

ma essi vedevano solo il legno della Croce.

 

Mi aggrappai alle loro spalle, trattenni le loro vesti.

Insensibili e ciechi, non capivano i miei gesti.

Volevo gridare loro la Presenza del Dio che attendevano da sempre, ignari e mesti,

ma la loro anima rimaneva imperturbabile, sorda alla mia voce.

 

Eppure Egli era lì da due millenni, abitando il pianeta,

trasformandone la materia di pietra e di sangue;

occupandosi della Vita a dispetto degli uomini

che perseguono senza tregua strategie di morte e complotti crudeli.

 

Ha pianto la mia anima, attonita, stupita,

testimone di una cecità e partecipe di una grande ferita.

CRISTO È VIVO AL CENTRO DELLA TERRA,

presente e disponibile qui e adesso, in ogni angolo del mondo.

E gli uomini in ginocchio aspettano, annunciandone il ritorno …

 

Se chiedessero, uniti nella preghiera,

di poter aprire gli occhi e le orecchie,

vedrebbero la Presenza, udrebbero la Sua voce, proverebbero la gioia

che come Egli stesso ci disse … “non avrà mai fine”.

 

Aimée André