Meditazioni guidate

Il rilassamento muscolare, la posizione comoda con la schiena diritta, il respiro cadenzato e calmo, l'allontanamento dei pensieri abituali, sono ingredienti che possono metterci in condizioni di "scollamento" del sistema nervoso volontario. In questo modo agevoliamo l'incontro con l'Ego, il Cristo interiore, e attiviamo la facoltà divina dell'intuizione.

Quelle proposte qui servono anche da esempio: ciascuno può crearne altre per sé.

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Meditazione sulla rosa
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Meditazione dell'ultimo giorno dell'anno
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Con atto di volontà
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Meditazione dei Cavalieri di Luce
05 meditazione dei cavalieri della luce.
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Meditazione sulla Rosacroce
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Rilassamento Muscolare e Concentrazione

 

Tutti gli spiritualisti parlano di concentrazione e desiderano praticarla. Tale stato, però, richiede condizioni fisiche che non tutti sono in grado di possedere.

La tecnica di concentrazione è strettamente connessa al rilassamento muscolare, e questo sarà tanto più efficiente quanto più sarà conosciuta la situazione e l’azione dei muscoli. Perché una persona si concentri coscientemente, è di grande importanza la conoscenza di alcune nozioni di anatomia.

Sappiamo che i muscoli sono organi dotati della proprietà di contrarsi. Questa proprietà, utile al movimento e all’esercizio fisico, dev’essere abolita nei momenti di concentrazione. Possiamo dividere i muscoli in linea generale in due gruppi: rossi, striati, volontari o della vita animale; e bianchi, lisci, involontari o della vita vegetativa. Sono innervati da sistemi diversi e corrispondono a funzioni differenti nei confronti dell’organismo umano.

Speciale attenzione dev’essere data ai muscoli degli arti superiori e inferiori, con le loro attività opposte di estensione e flessione. È molto importante saper rilassare le braccia quando camminiamo e le gambe quando ci sediamo. Le abitudini di muovere le gambe, i piedi, le mani o le dita, oltre a rivelare tensione nervosa, costituiscono dispendio di energia perfettamente inutile.

Quando camminiamo, inoltre, non è necessario mantenere in tensione tutto il corpo. Basta che si muovano le gambe. Oltre a causare minore stanchezza, tale accorgimento permette una maggiore armonia e leggerezza dei movimenti. Si noti, particolarmente, la diminuzione di fatica quando si procede in questo modo nel salire le scale. Sembra che non partecipiamo del movimento, affidando ai soli arti inferiori il compito di spostarci.

Quando ci dedichiamo alla concentrazione, si devono considerare alcune condizioni perché si possa praticarla efficacemente. È comune verificare che in un ambiente di raccoglimento e di concentrazione, le persone si muovono incessantemente, schioccano le dita, sospirano, sentono la volontà di tossire, o manifestano contrazioni nervose incompatibili con la tranquillità che un tale ambiente richiede.

Tutto questo si deve all’assenza di rilassamento. Abbiamo bisogno, quindi, come preparazione ai nostri studi spirituali, di imparare a rilassarci. Scorriamo col nostro pensiero tutto il corpo, dalla testa ai piedi, sentendo che tutti i muscoli sono in riposo, molli e placidi. Ottenendo il dominio del fisico, potremo allora dominare o corpi più sottili, cosa che permetterà una maggiore efficienza negli esercizi di concentrazione e meditazione ai quali dedicarci.

Chiarita la relazione fra il rilassamento e la concentrazione, diremo alcune parole sui pericoli della meditazione, quando non è ben orientata. Uno di essi è la congestione cerebrale, che causa l’inibizione della circolazione sanguigna, come la tensione del delicato tessuto del cervello. Lo studente deve astenersi dal meditare quando nota un minore senso di stanchezza. Il sistema nervoso, in modo generale, viene pure toccato. Alcune persone provano sonnolenza, eccitabilità, stato di tensione e irrequietezza, contrazioni nervose degli arti, delle dita, degli occhi, depressione e diminuzione della vitalità e nervosismo, che variano secondo la natura e il temperamento del singolo.

Se discipliniamo la nostra vita più intelligentemente, se studiamo con più attenzione il problema della alimentazione, se rispettiamo le ore destinate al sonno con più determinazione, se lavoriamo con più parsimonia e meno impulsivamente (non importa quanto sia elevato l’obiettivo), otterremo migliori risultati e i Fratelli Maggiori potranno annoverarsi fra gli ausiliari più efficienti nell’opera di servizio al mondo.

 

- Dr.ssa Ophelia Guimarães (Centro di Rio de Janeiro)