III grado

25 Settembre 2016 - II domenica della Bilancia

Parola-chiave: Equilibrio

 

Qualcuno sa dire che cosa è l’“equilibrio”? (Discussone che faccia comprendere ai ragazzi che l’equilibrio significa autocontrollo sotto tutte le circostanze, non importa quanto grandi siano le provocazioni esterne contro cui l’autocontrollo può infrangersi)

L’equilibrio è una delle cose più importanti che Dio vuole che impariamo. Se abbiamo equilibrio, vuol dire che restiamo calmi e usiamo giudizio sotto ogni circostanza, non importa che cosa stia succedendo attorno a noi. Se possiamo fare affidamento sulla nostra calma, qualsiasi cosa avvenga, allora possiamo fidarsi di prendere la responsabilità di aiutare le altre persone che non hanno ancora imparato l’equilibrio. Se le altre persone possono fidarsi di noi, allora anche Dio può fidarsi di noi – e Lui è molto contento quando un altro dei Suoi figli è pronto per essere affidabile per aiutarlo nel Suo grande lavoro.

Nessuno può avere molto successo facendo qualsiasi cosa su questa Terra se non sa usare l’equilibrio e restare calmo e usare il buon giudizio. Voi rendete molto di più a scuola, anche quando la materia sembra difficile, se restate calmi, studiate molto, non vi preoccupate per i compiti in classe, e semplicemente fate del vostro meglio. Allo stesso modo, i vostri padri fanno molto meglio il loro lavoro se rimangono calmi nonostante i problemi che possono avere, e non cominciano a preoccuparsi quando le cose non sembrano andare come vorrebbero. Non potremo avere un buon giudizio se non saremo equilibrati.

Supponiamo che ci sia un incendio in un edificio dove ci sono molte persone. Nelle esercitazioni antincendio che fate a scuola, una delle cose più importanti che gli insegnanti vi dicono è di mantenere la calma. In un incendio vero, le persone che restano calme potranno aiutare le altre ad uscire, troveranno quale è la via migliore per evacuare l’edificio, avranno l’accortezza di usare dei panni umidi da mettere davanti alla bocca per ripararsi dal fumo, e saranno capaci di pensare a tutte quelle cose che servono in situazioni di emergenza. La persona che non è equilibrata, ma che si fa prendere dal panico, magari gridando o piangendo, o spingendo tutti gli altri per poter uscire fuori prima, oppure correndo senza pensare in una direzione senza via d’uscita, alla fine genera problemi a chi sta cercando di restare calmo, e può perfino impedire a tutti di uscire in salvo.

Se una persona è calma ed equilibrata davanti a piccoli problemi, sarà probabilmente equilibrata anche quando arriveranno grosse emergenze, ma le persone che non sono equilibrate quando devono affrontare problemi minori, facilmente non lo saranno neppure quando arriveranno problemi più grossi.

Noi abbiamo costruito i nostri corpi esattamente come sono attraverso le cose che abbiamo pensato e detto, e fatto, nelle altre vite, e ogni giorno li stiamo cambiando in meglio o in peggio attraverso quello che stiamo pensando, dicendo e facendo adesso. Se vogliamo avere equilibrio, dobbiamo lavorare per questo, proprio come dobbiamo lavorare per tutte le cose buone, e il modo per lavorare a questo scopo è  di essere gentili e amorevoli in ogni cosa che pensiamo, diciamo e facciamo. Se ci comportiamo così, avremo equilibrio, e impareremo tutte le cose che ci servono e potremo aiutare Dio nel Suo grande lavoro.

 

 

 

 

Lezione Biblica – Esodo 20: 1-17

 

Mosè riceve i Dieci Comandamenti

 

Testo d’oro: La Gloria del Signore venne a dimorare sul monte Sinai e la nube lo coprì per sei giorni. Al settimo giorno il Signore chiamò Mosè dalla nube. Esodo 24:16.

 

Dopo che gli Ebrei ebbero viaggiato per qualche giorni, arrivarono in un luogo chiamato Monte Sinai. Fecero il loro accampamento ai piedi della montagna, e l’Arcangelo ordinò a Mosè di arrampicarsi in alto, dove avrebbe parlato privatamente con lui.

Mosè fece come gli fu chiesto, e quando furono soli l’Arcangelo gli disse che Dio voleva far sapere al Suo popolo una nuova serie di comandamenti, o leggi, sotto cui avrebbe vissuto da quel momento in avanti. Questi sono chiamati i Dieci Comandamenti, e sono le leggi sotto i quali le persone avrebbero dovuto tentare di vivere durante tutte le migliaia di anni dal tempo di Mosè.

 

I Dieci Comandamenti sono:

Non avrai altro Dio oltre a me. Questo vuol dire che dobbiamo adorare solo Dio, e nessun altro.

Non ti farai alcuna immagine scolpita, né ti inchinerai davanti ad essa, né la servirai. Questo comandamento assomiglia al precedente; e vuol dire che non dobbiamo adorare idoli, come facevano i popoli una volta.

Non nominerai il nome del Signore tuo Dio invano. Questo vuol dire che non dobbiamo dire il nome di Dio per nessuna ragione, tranne quando Lo preghiamo o parliamo con Lui con rispetto.

Santifica il sabato. Questo vuol dire che dobbiamo riservare un giorno alla settimana a Dio, andando in chiesa e alla Scuola domenicale, o adorandolo a casa o in altri luoghi.

Onora il padre e la madre. Questo vuol dire che dovremmo ricordarci sempre delle molte cose buone che i nostri genitori fanno per noi, e dell’amore che ci danno, e che dovremmo obbedire loro, ringraziarli e fare quello che riusciamo per aiutarli.

Non uccidere.

Non commettere adulterio. Questo vuol dire che dovremmo vivere una vita pura, pulita e buona.

Non rubare.

Non portare falsa testimonianza al tuo prossimo. Questo vuol dire che non dobbiamo dire menzogne – sui nostri vicini o su qualunque altro.

Non bramare i beni d’altri. Questo significa che non dobbiamo desiderare qualcosa che appartiene a qualcun altro.

 

Vediamo che alcuni di questi comandamenti sono ancora molto difficili da seguire. Molte persone non uccidono più o non rubano più agli altri, ma non è sempre facile trattenersi dal desiderare qualcosa che appartiene ad un nostro amico, non è vero? Parliamo di queste leggi che Dio ci ha dato e vediamo che cosa possiamo fare con quelle più difficili da osservare.


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