Il Servizio di guarigione
Introduzione al Servizio di guarigione
Ogni settimana, quando la Luna si trova in un segno cardinale, ci riuniamo con il proposito di generare la Divina Forza Guaritrice tramite la fervente preghiera e la concentrazione, in modo da renderla disponibile per gli Ausiliari Invisibili che lavorano sotto la direzione dei Fratelli Maggiori per guarire gli ammalati e confortare gli afflitti. Alle ore 18.30 (19.30 con l'ora estiva) delle date sotto indicate, ovunque ci troviamo, ci appartiamo in un ambiente tranquillo, ci sediamo, ci rilassiamo e chiudiamo gli occhi rappresentandoci mentalmente la Rosa Pura e Bianca che si trova al centro dell'Emblema Rosacroce. Se possibile, condividere con altri questo momento leggendo il Servizio di Guarigione, e concentrarsi sull'AMORE DIVINO E LA GUARIGIONE, ponendovi tutta l'intensità di sentimento possibile, affinché si diventi canali coscienti della Divina Forza Guaritrice che proviene direttamente dal Padre Celeste. Dopo il Servizio inviamo i più profondi sentimenti di amore e di gratitudine al Padre, il Grande Medico, per le benedizioni del passato e per le guarigioni future.
Data per la prima volta da Max Heindel nella cappella di Monte Ecclesia nel 1915, il testo di questa lettura divenne la base per il Servizio di Guarigione che da allora è stato letto settimanalmente ad ogni data di guarigione. In questa sua forma originale, il lettore potrà apprezzare l'uso che Max Heindel fa delle analogia ed illustrazioni, così come del suo personale calore e fervore, per imprimere il messaggio in chi lo ascolta.
Essendo stasera la Luna in un segno cardinale, stiamo per tenere il nostro incontro per la Guarigione. In questa connessione, è molto importante tenere a mente che gli studenti della Associazione Rosacrociana residenti in ogni parte del mondo, hanno oggi concentrato i loro pensieri sopra questa Pro-Ecclesia per lo stesso proposito che stiamo ora tentando di compiere, e precisamente per generare pensieri di aiuto e guarigione, e di focalizzarli in un'unica direzione in modo che possano essere utilizzati per aiutare i Fratelli Maggiori dell'Ordine Rosacroce nel loro benefico lavoro per l'umanità.
Ma se vogliamo essere davvero efficaci in questa direzione, dovremo avere una definita e chiara comprensione di qual è il nostro obiettivo e di quali siano i mezzi utili ad ottenerlo. Non è sufficiente conoscere in modo vago la malattia e la sofferenza che c'è nel mondo, e avere una pallida e confusa idea di aiutare ad alleviare questa sofferenza, sia essa fisica o mentale. Dobbiamo fare qualcosa di definito per ottenere il nostro obiettivo, perciò sarà bene mettere davanti alle nostre menti un'illustrazione che ci potrà aiutare.
Supponiamo che uno dei nostri edifici stia andando a fuoco. Un mucchio di spazzatura è stato accumulato in un angolo e per combustione naturale ha dato infine inizio ad un incendio. Noi abbiamo il manicotto, l'acqua e il boccaglio che ci consentono di spruzzare sull'incendio nel tentativo di spegnerlo. Ma per fare ciò dobbiamo prima aprire l'acqua e puntare il boccaglio, inoltre il getto d'acqua dev'essere adeguato a fronteggiare il fuoco. Esso non ci sarà d'aiuto se ci limitiamo ad accendere il getto a metà, o se avremo un piccolo getto da spruzzare qua e là. Dobbiamo puntarlo dritto al cuore dell'incendio e deve avere una forza adatta e un volume idoneo a spegnere il materiale che sta bruciando. Se abbiamo questi requisiti, riusciremo a spegnere il fuoco nell'edificio, e avremo così realizzato il nostro scopo con l'uso di strumenti efficaci.
La guarigione delle malattie ci dà una perfetta analogia, poiché possiamo dire che ogni malattia è veramente un fuoco, il Fuoco Invisibile che è il Padre, che si sta sforzando di rompere le condizioni cristallizzate che abbiamo accumulato nel nostro corpo. Riconosciamo la febbre come un fuoco, ma i tumori, il cancro e tutte le altre malattie sono anch'esse l'effetto di quel fuoco invisibile che cerca di purificare il sistema dalle condizioni che abbiamo prodotto violando le leggi della natura.
Riguardo ai pensieri di guarigione, questo stesso potere che sta tentando lentamente di purificare il corpo, può essere grandemente aumentato da una adeguata concentrazione (quello che la preghiera in realtà è), una volta che abbiamo le condizioni necessarie. Per illustrare quali sono queste condizioni, prenderemo come esempio la tromba marina. Potrete non avere mai visto questo fenomeno della natura, ma esso è magnifico e tremendamente rivelatore. Normalmente, quando si manifesta, i cieli sembrano discendere molto in basso, sul filo dell'acqua. C'è una tensione nell'aria di depressione o concentrazione. Gradualmente sembra che un unto del cielo raggiunga in basso l'acqua, dove le onde ad un certo punto sembrano alzarsi, fino a che entrambi, il cielo e l'acqua, si incontrano con un effetto vorticoso.
Qualcosa di simile avviene quando una persona o un numero di persone sono in fervida preghiera. Tutte le forze naturali con le quali operiamo quaggiù non lavorano che con l'etere: l'elettricità, la forza di espansione del vapore, ecc., tutte sono eteriche. Ma vi sono nell'universo forze molto più potenti e sottili, fra le quali il potere del pensiero. Quando una persona supplica intensamente un Potere superiore, la sua aura forma una figura ad imbuto che assomiglia alla parte inferiore della tromba marina. Questa si eleva nello spazio ad una grande altezza, ed essendo in sintonia con la vibrazione Cristica del Mondo interplanetario dello Spirito Vitale, attira da esso un potere divino che entra nell'uomo, o nell'insieme di uomini, e anima la forma-pensiero che hanno creato. Così lo scopo per il quale si sono uniti si realizzerà.
Ma mettiamoci questo bene in mente: il processo di pregare o concentrarsi non è semplicemente un freddo procedimento intellettuale. Ci deve essere una certa quantità di sentimento adeguato per ottenere lo scopo desiderato, così come un certo volume d'acqua è necessario per estinguere il fuoco. Senza che questa intensità di sentimento sia presente, l'obiettivo non si realizzerà, allo stesso modo che un piccolo zampillo di acqua non spegnerà un grande fuoco.
Questo è il segreto di tutte le preghiere miracolose che sono state registrate: la persona che pregava per qualcosa era sempre pervasa di fervore intenso; il suo intero essere era intriso del desiderio per questa o quella cosa per la quale pregava, e così si innalzava fino ai regni stessi del Divino e attirava la risposta del Padre.
L'anno scorso abbiamo avuto qui nella Sede un caso di questo tipo. Una delle lavoratrici era incorsa in un incidente d'auto che le procurò una commozione cerebrale. Quella sera tutti noi ci siamo riuniti in silenziosa supplica al nostro Padre Celeste, proprio qui, in questa Pro-Ecclesia, perché essa fosse guarita e aiutata. Lo scrivente percepì allora distintamente l'intensità di sentimento, e come questo crebbe in quella forma a imbuto che attirò verso il basso la risposta divina. Quella sera la lavoratrice tornò cosciente, cosa quanto mai insolita negli annali di casi simili.
Troviamo anche che in alcune sante comunità, come ad esempio nella "Tavola Rotonda di re Artù", o in circoli di spiritualisti, si verificano condizioni simili. I partecipanti al circolo vengono dapprima sintonizzati ad una vibrazione comune cantando alcune canzoni. Essendosi così uniti, formano un unico imbuto eterico con il quale attirano qualsiasi cosa desiderino, secondo l'intensità dei loro desideri e della loro concentrazione.
Questa vibrazione spirituale è così potente che talvolta può essere trasmessa e rimanere perfino sopra un oggetto inanimato. Molte persone hanno sentito, ad esempio, e alcune ne sono state sopraffatte, le potenti vibrazioni dell'organo qui presente. Noterete che c'è una copia del Cristo di Hoffman sopra l'organo. Non vi è alcun dubbio nella mente di chi vi parla che quando Hoffman dipinse quel quadro sentiva molto intensamente la situazione e i sentimenti del Cristo nel Getzemani; perciò attirò nella sua pittura una rappresentazione di quello stesso canale aurico. Questo non sarebbe rimasto, o non potrebbe essere stato riprodotto, in una copia stampata del quadro. Ma il quadro qui nella Pro-Ecclesia fu dipinto da uno dei nostri membri che entrò in sintonia con l'artista dell'originale, dotandolo di una comprensione del segreto della sofferenza del Cristo in quell'ora di solitudine. Così egli ha portato qui lo stesso canale nel suo dipinto, tanto che si sentono le vibrazioni che emanano da esso.
Tutto questo ci insegna che tale forza si può ottenere e può essere usata in maniera scientifica, con molta più efficacia rispetto ad un suo uso in modo casuale, quando si fa vagare il desiderio da un obiettivo ad un altro. Vi è però anche un grande pericolo nell'usare male questo meraviglioso potere; perciò noi dovremo sempre qualificare le nostre suppliche per gli altri con le parole del Cristo: "Non la mia volontà, ma la Tua". Altrimenti siamo soggetti a provocare danni laddove vorremmo aiutare.
Avrete probabilmente notato che ho detto: "le nostre suppliche per gli altri". Facciamo scendere quest'idea in profondità nella nostre menti, in modo che non possiamo mai chiedere qualcosa per noi stessi. È superfluo. Il Cristo ci assicurò che se cerchiamo dapprima il Regno di Dio e la Sua Giustizia, tutte le altre cose ci sarebbero state date in aggiunta. Abbiamo anche la promessa nella Bibbia: "Il Signore è il mio pastore, non mancherò di nulla", e molti anni di esperienza hanno dimostrato a chi vi parla che questo è un fatto reale, che se lavoriamo con la legge per gli altri, allora la legge si prenderà cura di noi, poiché lavoriamo con essa.
La grande ragione per cui la preghiera non viene ascoltata al giorno d'oggi, consiste nel fatto che chi supplica chiede sempre cose per sé, anziché per il bene comune. Se noi consideriamo solo noi stessi e tentiamo sempre di ottenere il meglio per noi, senza riguardo per gli altri, allora non è necessario per il nostro Padre Celeste curarsi di noi. Ma nel momento in cui mettiamo noi stessi nelle Sue mani e pensiamo al modo nel quale possiamo fare il Suo lavoro, come possiamo compiere la Sua volontà sulla Terra, così come lo è in Cielo, allora saremo Suoi collaboratori, lavoratori nella Sua vigna. Ciò Lo indurrà a prendersi cura di noi, e potremo allora riposare nella piena fiducia che ogni cosa necessaria per il nostro benessere materiale e spirituale ci sarà fornita. E neppure la misura sarà piccola, scarsa e insufficiente, ma riceveremo in misura piena, scossa e pigiata.
Con questi pensieri entriamo adesso nel silenzio e per dieci minuti focalizzeremo le nostre menti sullo scopo per il quale ci siamo uniti: aiutare e guarire il nostro prossimo sofferente, particolarmente coloro che si sono rivolti alla Sede per chiedere aiuto nelle loro afflizioni.