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PANACEA. Nome dato dagli alchimisti a certi medicamenti a cui si attribuiva la virtù di curare tutte le infermità. Nella mitologia greca Panacea era il nome di una delle figlie di Esculapio, dio della medicina.
Max Heindel ci dice che uno degli scopi dell’Associazione Rosacrociana è la costruzione della Panacea Universale; egli aveva assistito ad un esperimento effettuato dai Fratelli Maggiori dell’ordine Rosacroce presso il loro tempio eterico, durante il quale poté rendersi conto del suo potere guaritore. I Fratelli Maggiori hanno bisogno dei pensieri Amore provenienti dai Probazionisti e Studenti di tutto il mondo, per ottenerne la materia prima.
PANORAMA DELLA VITA TRASCORSA. Allorché, alla morte, l’uomo si è liberato del suo corpo fisico, si risveglia in parte la sua forza spirituale ed egli può leggere le immagini registrate nel polo negativo dell’etere riflettore del suo corpo vitale, sede della memoria subconscia. Tutta la vita trascorsa passa davanti a lui come un panorama, ma con gli eventi che si presentano in ordine temporale inverso. Quelli dei giorni che precedono immediatamente la morte vengono per primi, e così di seguito, risalendo attraverso l’età matura, la giovinezza, la fanciullezza e l’infanzia. Tutto viene registrato e ricordato: l’uomo contempla da semplice spettatore il panorama della sua vita passata. Osserva i quadri via via che gli passano davanti, ed essi rimangono così impressi nei suoi veicoli superiori, ma in questa occasione l’uomo non prova alcun sentimento a loro riguardo. Ciò è riservato per il momento in cui egli farà il suo ingresso nel Mondo del Desiderio, che è il Mondo del sentimento e delle emozioni.
Questo panorama dura da oche ore ad alcuni giorni, a seconda di quanto tempo l’uomo può, se necessario, rimanere desto. Alcuni possono rimanere desti solo dodici ore o meno, altri per un certo numero di giorni, ma quanto tempo l’uomo può restare sveglio, altrettanto dura anche questo panorama. Le immagini che si imprimono sul veicolo del sentimento e dell’emozione, il corpo del desiderio, formano la base delle sofferenze che seguiranno nella vita purgatoriale a causa delle nostre azioni errate, e della felicità che viene goduta nel Primo Cielo per il bene compiuto nella vita trascorsa. Tanto queste sofferenze, che questa felicità, sono estremamente utili, poiché dalla loro esperienza rafforzeremo la voce della coscienza che ci guiderà nelle rinascite future.
PARACELSO (1493 – 1541). Medico e alchimista svizzero, considerato uno dei più grandi occultisti del Medio Evo. Molto probabilmente era in relazione con l’Ordine Rosacroce.
PAROLE SACRE. Monosillabi di evocazione, affermazione e benedizione utilizzati da tempi immemorabili in molte religioni. Tali sono l’AUM dell’Induismo e l’AMEN del Cristianesimo, di grande importanza occulta poiché sono in relazione col suono. Si dice che la parola sacra tra gli Ebrei fosse JHVH, che viene tradotta con Jehovah, e che era adorata nel Santo Tabernacolo, o Camera Sacra del Cuore degli Iniziati, avendo come significato: “Io sono Colui che È. Vedi Esodo III, 13-15.
PECCATI, IL PERDONO DEI. Il perdono dei peccati è possibile per tutti coloro che si assumono il compito di esaminare la propria vita giorno per giorno, in ordine inverso, retrospettivamente, dalla notte al mattino, giudicando tutti gli atti che si sono compiuti col proposito di rettificare la propria condotta e riparare ai propri errori. L’effettuazione di questo esercizio ha la facoltà di cancellare i peccati commessi, e di trasformarci in breve in uomini molto migliori di quanto invece non potremmo essere senza la sua pratica.
La dottrina del perdono dei peccati è un fatto reale della Natura: lo scopo dell’esistenza è l’esperienza nella Scuola della Vita, perciò se dimostreremo di avere imparato dall’esperienza, non ci sarà bisogno di altre lezioni, che altrimenti aggraverebbero il nostro destino. (v/ Retrospezione)
PELLICANO. Uccello simbolico usato dai Rosacroce, rappresentato mentre si apre il petto col becco per nutrire i suoi piccoli. Simboleggia la legge del sacrificio che tutti dobbiamo osservare nella nostra condotta per il bene dell’umanità.
PERIODI. Il Piano di Evoluzione si sviluppa attraverso cinque piani o Mondi: Mondo dello Spirito Divino, Mondo dello Spirito Vitale, Mondo del Pensiero, Mondo del Desiderio e Mondo Fisico, e in sette grandi Periodi di Manifestazione durante i quali lo Spirito Vergine, o vita evolvente, diventa prima uomo e poi un Dio. I Mondi Superiori (più sottili, più rarefatti, più eterei) sono i primi ad essere creati e gli ultimi ad essere eliminati; mentre i tre Mondi più densi nei quali la nostra fase attuale di evoluzione si svolge, non sono che dei fenomeni relativamente effimeri, necessari per l’immersione dello Spirito nella materia, dalla quale trae l’esperienza.
Nella terminologia Rosacroce, i nomi dei sette Periodi sono i seguenti:
Periodo di Saturno,
Periodo del Sole,
Periodo della Luna,
Periodo della Terra,
Periodo di Giove,
Periodo di venere,
Periodo di Vulcano.
I primi tre Periodi menzionati sono già stati attraversati. Ci troviamo ora nel quarto, o Periodo della Terra. Quando questo Periodo sarà terminato, passeremo, noi e la sfera terrestre che abitiamo, successivamente attraverso le condizioni dei Periodi di Giove, Venere e Vulcano. Alla fine di quest’ultimo il Grande Giorno settenario di Manifestazione sarà giunto al termine. I tre Periodi e mezzo già passati furono impiegati per l’acquisto dei nostri veicoli e dell’attuale coscienza. I restanti tre Periodi e mezzo saranno dedicati al perfezionamento di questi veicoli e a trasformarli, via via, in crescita animica.
PERIODO DI SATURNO. I Globi (vedi) del Periodo di Saturno erano formati di sostanza molto meno densa della nostra Terra. Il Globo più denso di questo Periodo era situato nella stessa Regione del Mondo del Pensiero occupato dai Globi meno densi dell’attuale Periodo: la Regione del Pensiero Concreto. Tali Globi non avevano consistenza percepibile ai nostri sensi attuali: la parola “calore” è la sola che possa darci un’idea approssimativa dell’antico Periodo di Saturno. I Globi erano oscuri, e se una persona fosse entrata nello spazio da essi occupato, non avrebbe potuto vedere nulla. Intorno non avrebbe avuto che oscurità, ma ne avrebbe ricevuto un’impressione di calore. Questo Periodo viene descritto nel primo capitolo della Genesi con la frase: “La Terra era informe e vuota”.
Gli Spiriti Vergini che dovevano evolvere la coscienza e la forma erano immersi in questo Globo, o per meglio dire, l’intero Globo era composto di Spiriti Vergini, che si trovavano allo stadio di incoscienza minerale, così come i minerali della Terra attuale compongono la stessa. Al di fuori di questo “Globo di calore” – nella sua atmosfera, si potrebbe dire – erano le Grandi Gerarchie Creatrici, che dovevano aiutare gli evolventesi Spiriti Vergini a sviluppare forma e coscienza. Le principali Gerarchie che eseguirono il lavoro più importante nel Periodo di Saturno si chiamano, nella terminologia Rosacrociana, “Signori della Fiamma”. I Signori della Fiamma fornirono il germe del corpo denso e svilupparono il più elevato principio spirituale, suscitando l’attività iniziale dello Spirito Divino nell’uomo.
Così l’uomo deve all’evoluzione nel Periodo di Saturno il più alto e il più basso dei suoi veicoli: lo Spirito Divino e il corpo fisico, che sono pertanto in relazione reciproca. I Signori della Fiamma, di loro spontanea volontà, lo aiutarono nella manifestazione di questi veicoli, pur non essendo in alcun modo obbligati a farlo. La coscienza della vita evolventesi nel Periodo di Saturno era simile a quella degli attuali minerali, uno stato di incoscienza analogo a quello dei medium in trance profonda.
PERIODO DEL SOLE. Il Periodo del Sole viene descritto nel terzo versetto del primo capitolo della Genesi, dove si legge: “E gli Elohim dissero: sia la luce; e la luce fu”. Ciò riguarda la massa ignea centrale dalla quale successivamente si formeranno i pianeti del nostro sistema, Terra inclusa.
Quando la nebulosa raggiunse lo stato di fuoco splendente e luminoso, non vi era illuminazione esterna: la luce stava all’interno. Nel quarto versetto si legge: “Gli Elohim separarono la luce dalle tenebre”. Ciò avvenne necessariamente, poiché lo spazio esterno era oscuro e ora si poteva distinguerlo dalla luminosissima nebulosa del Periodo del Sole.
PERIODO DELLA LUNA. Il Periodo della Luna è descritto nel sesto versetto del primo capitolo della Genesi con le parole: “E gli Elohim dissero: via sia un’espansione nelle acque, e le acque superiori si dividano dalle inferiori”. Ciò descrive con esattezza le condizioni del Periodo della Luna, allorché il calore della massa ignea contrapposto al freddo dello spazio esterno causò uno strato di condensazione attorno al centro radiante. Il contatto del fuoco con l’acqua causò vapore, che è acqua in espansione. Il vapore si allontanava quindi dal centro incandescente per ricondensarsi in acqua al contatto col freddo esterno, e ridiscendere nuovamente. Ebbe così, con le correnti alterne che ne derivarono, inizio la prima suddivisione all’interno del Globo in evoluzione.
La Luna viene universalmente riconosciuta come fonte di influenza per tutto ciò che è liquido e ciclico.
PERIODO DELLA TERRA. Il Periodo della Terra è descritto nel nono versetto del primo capitolo della Genesi con le parole: “E gli Elohim dissero: “si separino le acque dalla terra ferma… e chiamarono l’asciutto terra”. Questo si riferisce alla prima solidificazione permanente. Il calore e l’umidità avevano generato il corpo solido del nostro attuale Globo. Il Periodo della Terra è eminentemente il Periodo della Forma, poiché è qui che la forma, o la parte materiale dell’evoluzione, si trova al suo grado massimo. È qui che lo Spirito si trova maggiormente negletto ed oppresso, e la forma è il fattore dominante.
PERIODI DI GIOVE, VENERE E VULCANO. Attualmente quando pensiamo a una cosa o a un colore, l’immagine o il colore presentato dalla memoria alla nostra coscienza interiore non è che un oscuro riflesso della cosa a cui pensiamo. Nel Periodo di Giove un cambiamento notevole si effettuerà a questo riguardo. Quando una persona del Periodo di Giove dirà “rosso” o pronuncerà il nome di un oggetto, si presenterà alla sua visione interiore una riproduzione esatta e chiara del tono particolare di rosso a cui stava pensando o dell’oggetto di cui stava parlando, e questa riproduzione sarà visibile anche nella coscienza dell’interlocutore. Non vi saranno perciò più malintesi quanto al significato delle parole pronunciate. I pensieri e le parole saranno visibili e vivi; l’ipocrisia e l’adulazione saranno pertanto completamente eliminate. Gli uomini si vedranno esattamente come sono.
Durante il Periodo della Luna, l’uomo non vedeva le cose concrete, bensì le loro qualità animiche. Nel Periodo di Giove vedrà entrambe le cose, e avrà perciò una comprensione completa di tutto quanto lo circonda.
Verso la fine del Periodo di Giove, egli potrà impiegare la propria forza per dare vita alle immagini interiori e proiettarle al di fuori di sé, come oggetti nello spazio. Possiederà allora una coscienza oggettiva cosciente e creatrice.
Alla fine del Periodo di Venere riuscirà a dotare queste creature da lui formate di emozioni, dando loro un corpo del desiderio.
Quasi nulla può dirsi circa l’elevata coscienza spirituale che sarà raggiunta alla fine del Periodo di Vulcano: essa è molto al di là della nostra attuale capacità di comprensione.
PERSONALITÀ. Nella letteratura Rosacrociana si definisce come “Personalità” l’insieme dei tre veicoli inferiori dell’Uomo: il corpo denso, il corpo vitale e il corpo del desiderio. La Mente è il punto focale attraverso il quale lo Spirito. L’Ego, si riflette nella Personalità.
PIETRA FILOSOFALE. Gli alchimisti erano profondi studiosi della scienza occulta superiore. La credenza popolare secondo cui l’oggetto dei loro studi ed esperimenti fosse la trasmutazione dei metalli vili in oro, fu dovuta al fatto che essi scelsero questo modo simbolico per celare il loro vero lavoro, che era quello di trasformare la natura inferiore in spirito. Tale simbolismo fu scelto per evitare i sospetti e le gelosie dei sacerdoti, pur non dicendo una cosa falsa.
L’affermazione secondo cui i Rosacroce erano una società dedita alla scoperta e all’uso della formula per la fabbricazione della “Pietra Filosofale” è reale. È altrettanto vero che molte persone hanno posseduto e che altri tuttora posseggono questa pietra meravigliosa. Essa è molto comune, ma di nessun valore per gli altri, essendo utilizzabile solo dall’individuo che la fabbrica per sé.
La formula viene data durante il tirocinio occulto, e sotto questo aspetto un Rosacrociano non si differenzia da un occultista di qualsiasi altra scuola. Tutti sono impegnati nella costruzione della “pietra”, ognuno secondo i propri metodi, poiché non esistono due individui uguali e, di conseguenza, il lavoro effettivo è sempre individuale nella sua sfera d’azione. In sintesi, la Pietra Filosofale è il simbolo dell’anima purificata, estratta dal corpo che si è trasformato e purificato.
PLESSO SOLARE. Situato nell’epigastro, dietro la bocca dello stomaco, è il gran deposito della forza vitale e il centro di controllo di alcuni organi, fra cui i genitali. La scienza fino a pochi anni fa considerava l’esistenza di un unico cervello, posto nel capo; oggi però si tiene conto di un “cervello addominale”, chiamato plesso solare, che può indicarsi come il cervello della natura animale istintiva.
PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI. A causa della Precessione degli Equinozi il punto vernale si muove all’indietro attraverso le dodici costellazioni dello Zodiaco alla velocità approssimativa di un grado di spazio ogni 72 anni, e quindi attraverso ciascuna costellazione in 2100 anni circa, e attraverso tutto il cerchio di stelle fisse mediamente in 26.868 anni. Ciò è dovuto al fatto che la Terra non ruota attorno ad un asse fisso; questo asse possiede un particolare moto oscillatorio (esattamente come l’oscillazione dell’asse di una trottola che abbia quasi esaurito la propria forza) che descrive un cerchio nello spazio, per cui una stella dopo l’altra diviene Stella Polare. A causa di questo movimento oscillatorio, che si ripercuote anche sull’orizzonte terrestre, il Sole non attraversa ogni anno l’equatore allo stesso punto, ma sempre un po’ più indietro. Da ciò il nome di “precessione degli equinozi” dato a questo fenomeno, perché l’equinozio “precede”, avviene più presto, anticipa ogni anno il punto dell’anno prima.
Al momento della nascita del Cristo l’equinozio di primavera corrispondeva approssimativamente al settimo grado della costellazione dell’Ariete, cioè quasi alla fine di quella costellazione. Durante i duemila anni trascorsi da quel momento, il Sole si è mosso “all’indietro” di ben 27 gradi, venendosi a trovare quindi circa al decimo grado di Pesci.
PREGHIERA. Una massima occulta recita: “Ogni sviluppo occulto inizia dal corpo vitale”. Il principio fondamentale dello sviluppo del corpo vitale è la ripetizione. Le esperienze ripetute operano in esso e creano la memoria. Le Guide dell’umanità che desideravano darci un aiuto inconsapevole attraverso determinati esercizi, istituirono la preghiera come mezzo per produrre pensieri puri ed elevati che agissero sul corpo vitale, e perciò ci raccomandarono di pregare senza posa. Vi sono persone che negano l’efficacia della preghiera basandosi sul principio che, essendo Dio onnisciente, Egli conosce i nostri bisogni, ed è quindi superfluo ricordarGlieli. Altri sostengono che essendo l’universo retto da leggi eterne, i nostri voti non possono cambiare i decreti di Dio. Senza dubbio vi sono leggi naturali e immutabili che Dio non può mutare per il capriccio di chicchessia, ma da qui a sostenere che tutte le circostanze della vita siano sottomesse al fato vi è una bella differenza! Se così fosse, l’uomo non sarebbe che uno strumento passivo, senza libero arbitrio e senza iniziativa.
La preghiera ha valore solo per il pensiero che si unisce ad essa, ed è impossibile unire il pensiero a ciò che non si comprende, perché ciò che non si comprende non può essere sentito dal cuore. Per la grande maggioranza, le preghiere in un linguaggio incomprensibile sono nient’altro che un aggregato di parole che nulla dicono allo spirito. Affinché la preghiera sia sentita, è indispensabile che ogni parola ci sveli un pensiero, mentre quando non viene compresa non può svelarci nulla: si ripete allora come una semplice formula, ritenendo il suo effetto più o meno proporzionale al numero di volte che viene ripetuta. Ciononostante, non possiamo negare il valore intrinseco alla pura ripetizione.
Molti pregano per dovere, ed altri per conformarsi agli usi; per questo si ritengono giustificati quando hanno recitato una preghiera per un determinato numero di volte, secondo un ordine prestabilito. Dio legge nel fondo del cuore e vede il pensiero e la sincerità; sarebbe disprezzarLo credere che sia più sensibile alla forma che all’essenza.
La qualità fondamentale di una preghiera deve essere la sua chiarezza, la sua semplicità e la sua concisione, senza frasi inutili né epiteti pomposi; ogni parola deve possedere il suo significato, rivelare un’idea, muovere una corda; insomma, deve far riflettere. Solo a queste condizioni la preghiera può raggiungere il suo scopo, altrimenti non rimane che un mormorio inutile. Dice Max Heindel riferendosi alla preghiera: “Dio è luce, e neppure il più potente dei telescopi, che abbracci milioni di chilometri di spazio, ha trovato i confini della luce. Sappiamo però che se non fosse perché abbiamo occhi per percepire la luce e orecchi per registrare le vibrazioni del suono, cammineremmo sulla terra in una notte e in un silenzio eterni. Così, per percepire la Luce Divina che sola può illuminare le nostre tenebre spirituali, e per intendere la voce del silenzio che sola ci può guidare, è necessario coltivare l’udito e la visione spirituali. e la preghiera, la vera preghiera scientifica, è uno dei mezzi più potenti ed efficaci per trovare grazia dinnanzi al Padre Nostro e ricevere l’immersione nella Luce Spirituale che, per un processo alchemico, trasforma il peccatore in santo e lo avvolge nel suo manto nuziale di luce dorata, il luminoso corpo-anima. Ma non ci si illuda troppo, perché la preghiera da sola non basta per ottenere tali risultati: a meno che la nostra intera vita, tanto in veglia che nel sonno, non sia essa stessa una costante preghiera per l’illuminazione e la santificazione, le nostre suppliche non penetreranno mai sino alla Presenza Divina per far discendere su di noi il battesimo della sua potenza. ‘ORA ET LABORA’ – prega e lavora – è un’ingiunzione occulta alla quale tutti gli aspiranti devono obbedire, altrimenti non realizzeranno grandi avanzamenti”.
Dice ancora Max Heindel, che l’aspirante deve possedere due “ali”, necessarie per elevarsi durante la preghiera: l’Amore e l’Aspirazione; e la “potenza” che le fa muovere: lo “zelo ardente”.
PROBAZIONISTA. Quando, trascorsi almeno due anni nello studio della Cosmogonia, lo studente degli Insegnamenti Rosacrociani si è completamente compenetrato della loro verità, può assumere l’Obbligazione che lo ammette al grado di Probazionista.
Il metodo di realizzazione rosacrociano differisce dagli altri sistemi soprattutto in un punto: esso persegue, sin dall’inizio, lo scopo di emancipare il discepolo da qualsiasi forma di dipendenza dagli altri, rendendolo fiducioso in se stesso al massimo grado, in modo che sia capace di affrontare da solo qualsiasi circostanza e lottare contro qualsiasi difficoltà. Inoltre, il metodo rosacrociano costruisce il carattere mentre sviluppa le facoltà spirituali, e in questo modo preserva il discepolo dalla tentazione di prostituire i suoi poteri divini in cambio del prestigio mondano.
Nell’Associazione Rosacroce i Probazionisti ricevono istruzioni speciali attraverso lezioni mensili e anche durante il sonno, per un periodo di almeno cinque anni. Trascorso tale termine, il Probazionista può fare richiesta di entrare nel Discepolato, a seguito della quale il Fratello Maggiore lo sottopone ad una prova effettiva prima di ammetterlo. Tale contatto col Fratello Maggiore avviene nei piani interni.
PROFEZIA. Predizione di avvenimenti futuri in virtù del dono di Profezia, diverso dalla predizione. La Profezia è una dote chiaroveggente che avviene su ispirazione divina e grazie alla capacità di osservare nel piano degli Archetipi.
PURGATORIO. Quando lo spirito abbandona il corpo alla morte, il panorama della sua recente vita trascorsa si svolge davanti a lui durante circa i tre giorni e mezzo che seguono la sua liberazione dal corpo. queste immagini si imprimono sul corpo del desiderio e formano la base della vita nel Purgatorio e nel Primo Cielo, entrambi situati nel Mondo del Desiderio.
Nel Purgatorio vengono rivissute solo quelle scene nelle quali l’uomo agì male: l’anima vede se stessa come se fosse colui o colei contro cui si comportò in maniera cattiva, e soffre come coloro cui provocò sofferenza durante la vita terrena.
L’individuo soffre esattamente ciò che ha fatto soffrire agli altri con la sua disonestà, crudeltà, intolleranza o altro. Attraverso questa sofferenza impara ad agire in futuro con carità, onestà, benevolenza o pazienza nei confronti del prossimo. Lo scopo finale del Purgatorio è quello di eliminare le cattive abitudini, rendendone impossibile la gratificazione. Egli apprende così il valore della virtù e dell’azione giusta e retta. Quando rinasce è libero dalle cattive abitudini o, perlomeno, le cattive azioni che commetterà saranno solo il frutto della sua libera volontà. Di fronte ad una situazione che gli ricorderà inconsciamente il male sofferto nel Purgatorio, la “voce della coscienza” gli ispirerà una correzione del comportamento. In questo modo, il male del mondo si trasforma in bene in divenire.
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