La storia di olga Faella

Foto di Olga Faella a Monte Ecclesia - Oceanside, presso la Croce del Fondatore

 

La storia inizia sui monti del comasco, una bella giornata di sole ed Olga, una vivace bimbetta sui dieci anni, che gioca con la slitta traendone gioia e soddisfazione. Una caduta le interrompe però il gioco in modo assai brusco; vi è stata una leggera lesione al menisco ed è necessario sostituire al gioco le cure del caso.


Tutto sembra sistemato, passano trent'anni e Saturno, compiuto un giro completo dello Zodiaco, chiede che nuove esperienze siano affrontate. Olga cade da una sedia, mentre intenta a pulire un caminetto, e offende ancora una volta quel menisco leso tanti anni prima.

Al momento la cosa non la preoccupa più di tanto, sarà padre tempo che dopo alcuni giorni le ricorderà il fatto con delle dolorosissime fitte al ginocchio. Questa volta il menisco si è rotto, è necessario un intervento chirurgico (uno dei primi fatti in Italia) e tanto riposo.

Ad allietare la monotonia di una lunga e forzata degenza, mal tollerata da Olga, arriva di tanto in tanto una vicina di casa che, guarda caso, si interessa di occultismo. Olga, incuriosita, partecipa ad alcuni incontri su tale argomento.


Un giorno, proprio in occasione di uno di questi incontri, conosce un signore che la indirizza ad un certo Aurelio Costa, dicendole che possiede delle informazioni che non mancheranno di interessarla. Olga si incontra con il Costa che è in contatto con la Rosicrucian Fellowship e, con alcuni amici, ha formato un gruppo di studio usando la sua traduzione del corso preliminare di filosofia.

Siamo nel 1950, Olga è affascinata da questi insegnamenti, e dopo qualche tempo contatta direttamente la Sede centrale e, con alcuni amici, inizia un gruppo di studio utilizzando anche il materiale che il Costa le ha passato, in quanto si è ritirato da questo tipo di attività. Nel 1957 diventa probazionista e dopo dieci anni, si reca personalmente alla Sede centrale dellaRosicrucian Fellowship ad Oceanside (California, U.S.A.).

Gustoso è l'episodio avvenuto nella Sede, che lei si divertiva a raccontare. Considerato il suo carattere pratico e positivo, una sera, dopo la fatica delle traduzioni quotidiane e in procinto di ritirarsi nella stanzetta messa a sua disposizione, si ritrovò a dubitare della veridicità di quanto aveva scritto, chiedendosi se potesse essere una verità o una invenzione. Fatto questo pensiero, cominciò in maniera indotta a respirare in modo innaturale finché, tutto d'un tratto, uscì dal corpo fisico e si vide distesa sul letto. La paura la sopraffece, per cui immediatamente ritornò, stupita nel suo corpo. Ripensando sbalordita a quanto era avvenuto, dopo un po' riprese i propri dubbi, chiedendosi se si fosse trattato di una allucinazione causata dalla stanchezza. Ecco che di nuovo quella strana respirazione riprese, e stavolta, uscita dal corpo, non rimase all'interno della stanza, ma uscì "sorvolando" la Sede, dove poté distinguere il Tempio e tutte le altre costruzioni. Fu necessaria una terza "uscita", nel corso della quale si ritrovò ad osservare la Terra da molto più lontano, perché alla fine esclamasse: "Basta, ci credo ci credo!".

E gli episodi cessarono.


La sua permanenza è di soli due mesi, però sufficienti per darle l'entusiasmo necessario per completare i lavori di traduzione necessari per creare una sede in Italia. Dopo alcuni anni tutto è pronto e viene fondata l'A.R.C.O. (Associazione Rosacrociana - Oceanside) Italiana. Siamo nel 1972.


Verso la fine della sua lunga e fruttuosa vita, Olga Faella testualmente scrisse:



"…Si chiude così la prima fase di lavoro in Italia per l'Ordine, in senso orizzontale, preparatorio per quello superiore, verticale. Lavoro da me iniziato verso il 1948. Essendo il nostro movimento libero da ideologie politiche, ma semplicemente scuola di Iniziazione, non possono esservi né successioni, né passaggi di consegne: il canale aperto in tempi ben diversi da quelli ora vigenti, viene frazionato in diversi canali i quali si assumeranno il compito di perseguire gli stessi intenti di amore e di fratellanza. Con questo concludo, augurando a tutti i Centri, di cui la Sede vorrà servirsi, un futuro prospero e foriero di ottima realizzazione".


A seguito di questo che potremmo definire il Testamento Spirituale di Olga, esistono attualmente più Centri attivi in Italia.


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