B – Ci
BACON, Francis(1561-1626). Filosofo e statista inglese, uno dei fondatori del metodo sperimentale, considerato essere in relazione con i Rosacroce. Le sue opere più famose sono: Novum Organum; La Nuova Atlantide; Saggi; ecc.
BATTESIMO. L'atto trascendentale del Battesimo costituisce il primo passo nella consacrazione della vita di un mistico cristiano; non ci riferiamo però al battesimo fisico, nel quale il neofita viene spruzzato o immerso nell'acqua e in cui fa alcune promesse a colui che lo battezza, né al battesimo mistico che può avvenire in qualsiasi luogo e momento della vita, bensì a un procedimento spirituale per raggiungere un elevato proposito, che avviene nel momento in cui il candidato sente con sufficiente intensità l'anelito di conoscere la causa della sofferenza e di alleviarla. (Vedi: "Il rito del Battesimo" in Iniziazione Antica e Moderna di Max Heindel).
BIBBIA. È necessario comprendere, parlando dei misteri cristiani, che i quattro Vangeli non sono semplicemente delle narrazioni relative alla vita di un solo individuo, scritti da quattro persone differenti, bensì sono simboli di distinte iniziazioni.
Ognuno di noi attraverserà, un giorno, i quattro periodi descritti nei quattro Vangeli, perché tutti stiamo sviluppando lo Spirito Cristico nell'interiorità. Tutto questo si può applicare in modo analogo a gran parte dell'Antico Testamento, meraviglioso libro di occultismo. Quando raccogliamo patate, certamente non speriamo di trovarle prive di terra; così pure, scavando in profondità in questo libro non dobbiamo pensare che ogni parabola o racconto sia una verità occulta, poiché dobbiamo pure trovare delle scorie fra le verità occulte della Bibbia.
I quattro Vangeli furono scritti in maniera tale che solo coloro che ne hanno diritto possono scoprirne il vero significato e comprendere i fatti descritti. Nell'Antico Testamento incontriamo pertanto delle grandi verità occulte, che si svelano il giorno in cui possiamo guardare oltre il velo.
Bisogna notare che coloro originariamente scrissero la Bibbia non intesero trasmettere la verità in modo che tutti potessero leggerla. Nulla era così lontano dalla loro mente che lo scrivere un libro aperto su Dio. I grandi occultisti che scrissero la Torah sono molto categorici su questo punto: i loro segreti non potevano essere compresi da tutti indistintamente.
Ogni parabola della Torah contiene un elevato significato e un mistero sublime. Molti passaggi devono essere presi alla lettera, altri sono velati; perciò nessuno che non sia in possesso della chiave occulta può decifrarne le profonde verità contenute. (Corinne Heline: New Age Bible Interpretation)
BLAVATSKY, Helena Petrovna(1831-1891). Teosofa e occultista russa, che fondò con H. S. Olcott ed altri, nel 1875, a New York, la Società Teosofica. Con le sue opere: La Dottrina Segreta, Iside Svelata, ecc., trasmise all'Occidente delle dottrine esoteriche basate sulla tradizione Orientale.
BOEHME, Jacob(1575-1624). Mistico cristiano protestante tedesco, di umile origine. Nonostante la sua scarsa istruzione, scrisse opere ispirate, tra cui: Aurora, La Triplice Vita; Teosofia Rivelata.
CABALA (Kabala o Qabbalah). Nome della tradizione mistica dell'Ebraismo e delle dottrine che trattano dei Sephirot e analizzano il significato simbolico delle parabole. Il nome si applica anche alle opere medievali che si occupano di questa tradizione. Scritti principali sono: Sepgher Yetzirah, Bahir, Zohar.
CADUCEO (Bastone di Mercurio). Bastone intrecciato da due serpenti, che nella parte superiore presenta due piccole ali o un elmo alato. Nel Caduceo è rappresentato il pellegrinaggio dell'involuzione e dell'evoluzione, oltre al sentiero diritto dell'iniziazione. L'asse centrale simbolizza anche la colonna vertebrale, e i due serpenti che vi si avvolgono alludono all'ascensione dell'energia latente e attorcigliata su se stessa, che si trova alla base della spina dorsale dell'uomo.
È un simbolo antichissimo; lo si incontra nella Sumeria (Shumer o Mesopotamia occ.) e nell'India, inciso su pietra, e si attribuisce la sua origine all'antichità classica, al supposto intervento di Mercurio fra due serpenti che combattevano, i quali subito si avvolsero intorno alla sua bacchetta. Lo si è anche considerato simbolo dell'equilibrio morale e della condotta esemplare: il bastone esprime il potere; i due serpenti la sapienza, le ali la diligenza, e l'elmo è l'emblema dei pensieri elevati. (Vedi Diagramma 18 della Cosmogonia dei Rosacroce)
CALVARIO (lat. Calvaria). Luogo della crocifissione dei Gesù il Cristo, nei dintorni di Gerusalemme, chiamato Golgotha (cranio) in ebraico. L'origine del nome deriva probabilmente dalla forma della collina o del costume allora esistente di abbandonare in quel luogo i teschi dei giustiziati. Attualmente, questo luogo si trova dentro il recinto del Santo Sepolcro.
CAOS. Intervallo fra i Periodi e le Rivoluzioni, durante il quale viene a cessare tra la vita e la forma ogni distinzione. Ciò è applicabile all'uomo, ai regni inferiori, nonché ai mondi e globi, basi della forma per la vita in evoluzione. Potremmo paragonarlo all'intervallo esistente fra la morte e una nuova nascita dell'uomo. Tutti i sistemi religiosi insegnano che vi fu un tempo durante il quale le tenebre regnavano supreme; tutte le cose che ora percepiamo, allora non esistevano.
La Terra, il cielo e i corpi celesti erano increati, e nella stessa situazione si trovavano tutte le innumerevoli forme che vivono e si muovono sopra i differenti pianeti. Tutto si trovava in uno stato fluido e lo Spirito Universale regnava nello spazio infinito come Unica Esistenza. I Greci chiamarono tale condizione omogenea Caos, mentre lo stato di differenziazione ordinato che vediamo ora, le orbite danzanti che illuminano la volta sferica del cielo, l'ordinata successione dei pianeti intorno alla luce centrale, il Sole maestoso, l'ininterrotta successione delle stagioni e l'immutabile alternanza del flusso e riflusso delle maree - tutto questo complesso e sistematico ordine - fu chiamato Cosmo, che si suppone procedente dal Caos.
Il Caos non è una condizione esistita in passato che oggi ha completamente cessato di esistere; se il Caos non esistesse come ricettacolo di quelle forme vecchie che sono già state utilizzate e che stanno costantemente dissolvendosi in esso, il quale a sua volta sta costantemente generandone di nuove, non potrebbe esservi alcun progresso.
L'opera di civilizzazione si interromperebbe e il ristagno impedirebbe qualsiasi possibilità di sviluppo. Dobbiamo imparare a pensare al Caos come fosse lo Spirito di Dio che compenetra tutto l'infinito, e apparirà allora sotto la sua vera luce, secondo la massima occulta: "Il Caos è il vivaio del Cosmo"; ci renderemo allora conto che "si può estrarre molto dal nulla", poiché Spazio non è sinonimo di Nulla.
Caos è un nome santo, che significa la causo di tutto ciò che vediamo nella natura, e all'occultista evoluto, sincero ed esperto ispira un sentimento di devozione. Egli contempla il mondo sensibile come la rivelazione delle occulte potenzialità del Caos.
CASSIEL. Arcangelo, giusto e paziente genio, Ambasciatore di Saturno sulla Terra, rappresentante della Giustizia, del Diritto e del Supremo Ordine di Dio.
CAVALIERI DEL SANTO GRAAL. Ordine di Iniziati ai Misteri della Nuova Dispensazione, il cui potere si ritiene opera del Santo Graal. I Fratelli Maggiori della Rosa-Croce e di Ordini affini, che nella loro totalità rappresentano il Santo Graal, vivono nell'amore e nel servizio alieno da egoismo. Ciò alimenta lo splendore del Santo Graal che, di conseguenza, aumenta in forza e potere, irradiando una poderosa influenza sopra tutti coloro che si rendono spiritualmente disponibili.
CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA. Secondo la tradizione medievale, fu un Ordine fondato dal re Artù di Bretagna, sotto suggerimento del Mago Merlino, per andare alla conquista del Santo Graal. La loro denominazione deriva dal modo consueto dei Cavalieri di sedersi attorno ad una tavola circolare.
CHERUBINI. Gerarchia o schiera di esseri esaltati, che nel Periodo del Sole furono attivi per risvegliare il germe dello Spirito Vitale nell'uomo. I Cherubini hanno raggiunto la Liberazione, sono cioè già ritirati dalla Manifestazione attiva.
CHIAROUDIENZA. La facoltà psichica naturale o acquisita di poter udire a qualunque distanza, inclusi suoni ultrafisici.
CHIAROVEGGENTE. Il Chiaroveggente è colui che ha sviluppato il senso della vista al punto di essere in grado di percepire l'altro mondo, che rimane invisibile alla maggior parte degli uomini, e che è capace di vedere tutto quello che ivi si trova. Egli non conosce tutte le cose che vede in quel mondo, per il solo fatto di vederle, ma deve applicarsi per conseguire tale conoscenza.
Quando in un uomo la connessione fra il corpo vitale e il corpo denso è debole, questi sarà sensibile alle vibrazioni spirituali, e se è positivo, potrà, con l'uso della sua volontà, sviluppare le sue facoltà spirituali, vivere una vita spirituale e ricevere a suo tempo gli insegnamenti necessari per convertirsi in un chiaroveggente esperto, padrone delle sue facoltà in qualsiasi momento, libero di esercitarle o no, secondo la sua volontà. Se però una persona possiede detta debole connessione tra corpo vitale e denso, ed è di temperamento negativo, può essere usata dagli spiriti disincarnati come medium.
Per sviluppare la chiaroveggenza volontaria è necessario sottoporsi ad una disciplina molto severa, e di conseguenza questa facoltà è posseduta da pochissimi individui, mentre la chiaroveggenza negativa, disgraziatamente, è stata sviluppata da molti che non hanno elevati ideali che impediscano loro di prostituire le loro facoltà per denaro o per potere.
Gli esercizi adatti a sviluppare la chiaroveggenza può assegnarli solo una persona chiaroveggente, e tutti coloro che hanno la facoltà di assegnare questi esercizi sanno anche come evitare degli inconvenienti indesiderabili. Giammai un istruttore di questa classe chiede compensi per gli esercizi assegnati. Questi esercizi non sono mai venduti; costituiscono sempre la ricompensa di meriti acquisiti.
È così che il chiaroveggente istruito che ha realmente qualcosa da dare, non accetterà mai alcuna donazione od offerta per esercitare le sua facoltà; quando darà, egli darà disinteressatamente tutto ciò che considererà necessario e compatibile con il destino maturo generato dalla Legge di Conseguenza, per la persona che vuole aiutare.
La chiaroveggenza controllata è quella che si usa per investigare i fatti occulti, ed è l'unica che serva realmente a questo scopo. pertanto, lo studioso deve sentire, non il desiderio di soddisfare una sciocca curiosità, bensì il desiderio santo e disinteressato di aiutare l'umanità. Fino a che questo desiderio non esista, non potrà aversi progresso alcuno nello sviluppo della chiaroveggenza positiva.
CHIAROVEGGENZA. La facoltà psichica naturale o acquisita di vedere attraverso la materia densa e le regioni invisibili, senza ostacoli di distanza né di tempo.
CIELO. Si intende per Cielo uno stato di coscienza beata e una condizione di attivo benessere, in cui ci trasferiamo alla morte, dopo il passaggio nel Purgatorio. È formato da tre differenti livelli, che sono:
PRIMO CIELO: terminata l'esistenza purgatoriale, lo Spirito purificato sale al Primo Cielo, che si trova nelle tre Regioni superiori del Mondo del Desiderio, dove i risultati delle sue sofferenze vengono incorporati nell'atomo-seme del corpo del desiderio, comunicandogli in tal modo la qualità del retto sentire, che agirà nel futuro come impulso al bene e come orrore del male.
Il Primo Cielo è un luogo di gioia senza una sola goccia di amarezza. Lo Spirito è sottratto all'influenza delle condizioni materiali terrene e assimila tutto il bene contenuto nella vita passata, vivendola di nuovo. Qui tutte le mete più nobili cui l'uomo aspirò sono in ampia misura realizzate. È una luogo di quiete, e più dura è stata la vita, più completamente sarà goduto il riposo. Malattia, preoccupazione, dolore, sono qui sconosciute.
Questo è il "Summerland" (il Paese dell'eterna estate e della felicità) degli spiritualisti, la Nuova Gerusalemme, la Terra Promessa. Tutti hanno qui le soddisfazioni che non trovarono sulla Terra.
Una categoria di entità abitanti il Primo Cielo conduce una vita particolarmente beata: se un fanciullo muore prima della nascita del corpo dl desiderio, cosa che avviene circa al quattordicesimo anno, non si innalza oltre il Primo Cielo, perché non è responsabile delle proprie azioni, più di quanto non sia responsabile per il male fisico che produce alla madre col muoversi e contorcersi nel suo seno prima della nascita. Per questi bambini il Primo Cielo è un luogo di attesa, dove rimangono per un periodo variabile da uno a vent'anni, fino a che si presenti loro l'occasione di una nuova nascita.
Il Primo Cielo è un luogo di perfezionamento anche per tutti coloro che sono stati laboriosi, che hanno coltivato l'amore per l'arte, o che hanno praticato l'altruismo. Lo studioso e il filosofo hanno immediato accesso a tutte le biblioteche del mondo; il pittore trova una delizia senza fine nelle sempre mutevoli combinazioni di colori: egli impara presto che il suo pensiero unisce e dispone questi colori a volontà.
Nel Primo Cielo si gode una musica molto più piacevole e durevole di quella udita nel Mondo Fisico; ivi il musicista percepisce melodie più dolci di quelle che ebbe modo di ascoltare sulla Terra. Le esperienze del poeta sono analoghe a quelle del musicista, perché la poesia è l'espressione dei più profondi sentimenti dell'anima per mezzo di parole ordinate secondo le medesime leggi di armonia e di ritmo che regolano l'effusione dello spirito attraverso la musica.
Il poeta trova inoltre una meravigliosa fonte di ispirazione nei quadri e nei colori che sono la principale caratteristica del Mondo del Desiderio. Il filantropo elabora i suoi piani altruistici per l'elevazione spirituale dell'uomo. Se non ci riuscì in una vita, ne vedrà la ragione nel Primo Cielo, e lì egli imparerà come superare gli ostacoli, come evitare gli errori che resero inattuabile il suo piano.
SECONDO CIELO: mentre il Primo Cielo si trova nel Mondo del Desiderio, il Secondo Cielo si trova nella Regione del Pensiero Concreto. Lo Spirito è qui nella sua vera patria: il Cielo. Il lavoro compiuto dall'uomo nel mondo celeste è assai vario. Non è affatto un'esistenza inattiva, sognante o illusoria. È invece un periodo della più grande e importante attività per la preparazione alla vita futura, così come il sonno è una preparazione attiva per il lavoro del giorno successivo. Il Secondo Cielo è la vera patria dell'Ego, l'uomo pensante. Qui egli rimane generalmente per secoli, assimilando il frutto dell'ultima vita terrena e preparando le condizioni materiali più adatte per il nuovo passo che compirà sulla via del progresso.
TERZO CIELO: dopo aver assimilato i frutti della sua vita passata e modificato l'aspetto della Terra in maniera da preparare il necessario ambiente per il suo nuovo passo verso la perfezione, l'Ego ascende nella regione superiore del Mondo del Pensiero; il Terzo Cielo. Qui, grazie all'ineffabile armonia di questo mondo superiore, viene fortificato per la sua successiva immersione nella materia.
Dopo un certo tempo, sorge il desiderio di una nuova esperienza e l'idea di una nuova nascita comincia a farsi strada. Questo desiderio richiama una serie di quadri davanti alla visione dello Spirito: un panorama della nuova vita che gli è riservata. Tale panorama contiene solamente gli eventi principali; lo Spirito è libero riguardo ai particolari.
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